40.000 in piazza a Torino. A Brescia blocchi stradali contro la visita della Gelmini: violate le limitazioni poliziesche.
Si conclude oggi una 3 giorni di mobilitazione anti-Gelmini che ha visto l'attivazione capillare di centinaia di migliaia di persone in tutto il paese, dai centri più grossi a quelli più piccoli. Una miriade di iniziative indipendenti o coordinate che hanno messo al centro dell'agenda politica dell'autunno l'opposizione di massa e pluri-livello ad un modello di scuola classista, escludente e d'impoverimento complessivo per tutt*. Un movimento dal basso che impone finalità e obiettivi della protesta, OBBLIGANDO i sindacati confederali ad indire uno sciopero generale unitario per il prossimo 31 ottobre. Prima tappa fondamentale: lo sciopero generale della scuola indetto dai sindacati di base per il prossimo 17 ottobre.
Torino_ è un corteo partecipatissimo che attraversa la città e muove qualcosa come 40.000 persone: genitori, insegnanti, lavoratori delle scuole, studenti medi e universitari. La composizione di questo sabato pomeriggio mostra il carattere trasversale e capillare di una mobilitazione che sta toccando tutti e tutte: giovani e vecchi, italiani e "nuovi" italiani: una scuola dell'inclusione e della differenza-valore contro l'appiattimento al ribasso previsto dal trio Brunetta-Tremonti-Gelmini. Un corteo indetto dai sindacati confederali solo dopo che le ripetute pressioni che decine di assemblee ripetutesi da inizio anno in ogni scuola ne hanno imposto la convocazione ad un ceto di burocrati che a questa manifestazione non ci ha creduto, programmando un corteo di pochi centinaia di metri e dovendosi però ricredere di fronte all'affluenza di massa. Il comitato di quartiere Vanchiglia aveva pure organizzato un pre-corteo, che ha visto la partecipazione di più di 300 persone che dal giardino del centro sociale askatasuna hanno raggiunto il concentramento principale in piazzza Catello
Brescia_ partecipatissima la manifestazione degli studenti medi, indetta dal Collettivo Studenti in Lotta, che ha visto in piazza centinaia di persone. "No al 5 in condotta, no ai tagli economici alla scuola pubblica, no agli esami a settembre, sì alla scuola pubblica, la scuola degli studenti e delle studentesse!" sono le parole d'ordine urlate e ripetute durante tutto i percorso. Raggiunta via S.Faustino, dove si trova la Facoltà di Economia e Commercio nella quale era stata invitata la ministra Gelmini, il corteo è stato bloccato da un cordone di polizia e carabinieri. Al divieto della questura si è risposto prima con ripetuti blocchi delle importanti vie adiacenti, poi con lo sfondamento del cordone delle forze dell'ordine. Il corteo degli studenti si è così unito al presidio del Comitato in difesa della scuola pubblica, continuando insieme il percorso lungo le vie del centro.
Altrove_ La protesta anti-Gelmini approda anche al Salone Nautico che si è aperto stamani a Genova: oltre un centinaio di insegnanti e genitori hanno manifestato davanti all'ingresso della Fiera con blocchi del traffico auto, girotondi, slogan e canti a difesa della scuola pubblica. A Pontederabambini, genitori e insegnanti hanno sfilato per le vie del centro ("I have a dream: Gelmini go home" recitavano i cartelli sventolati).
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