martedì 14 ottobre 2008

Comunicato dell'Assemblea No Gelmini del 14 ottobre


L'Assemblea no-Gelmini riunitasi oggi, 14 ottobre, nell'atrio di Palazzo Nuovo ha visto la partecipazione propositiva e determinata di circa 500 persone, studenti (provenienti da molte Facoltà dell'Ateneo), ricercatori, dottorandi e anche alcuni docenti. Dopo un intervento introduttivo, durante il quale si sono ulteriormente approfonditi i punti della legge 133/2008 concernenti l'università e del decreto legge Aprea (dl 137), si è poi passati alla fase propositiva. 

L'Assemblea no-Gelmini ha pertanto lanciato le seguenti iniziative: 

- domani 15 ottobre, giornata di mobilitazione della scuola a livello nazionale, lezioni all'aperto sotto la sede della RAI per rendere visibile il dissenso di studenti e docenti alla cittadinanza e ai media;
- si è ribadita la volontà (emersa anche oggi durante il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche e di Psicologia) di chiedere la non inaugurazione dell'Anno Accademico, sostituendola con un' iniziativa forte di mobilitazione;
- di auto-convocare l'assemblea di Ateneo nel giorno del 22 ottobre, nel caso in cui il Rettore non la indica prima di tale data, come richiesto durante il presidio del 6 ottobre - una serata di informazione da organizzarsi il 21 ottobre, per coinvolgere gli studenti e riappropriarsi degli spazi universitari in vista dell'assemblea d'Ateneo;
- indizione, il 23 ottobre, di un' Assemblea cittadina che coinvolga tutti i settori della scuola e sensibilizzi l'opinione pubblica;
- in vista della visita della Gelmini a Torino all' Unione Industriale prevista per il 28 ottobre, si sono proposte diverse iniziative di protesta e di disturbo da realizzarsi in quella giornata;
-adesione allo sciopero generale della scuola previsto per il 30 ottobre 

Prossima assemblea no-Gelmini indetta per lunedì 20 ottobre alle ore 15,30 sempre nell'atrio di Palazzo Nuovo. 

Torino, 14 ottobre 2008 Assemblea no-Gelmini

1 commento:

sina ha detto...

La scuola pubblica è un'ottima risorsa che va migliorata sulla scia del presente e non un ritorno al passato , al maestro unico , il quale comporterà la privazione per i bambini degli approfondimenti dei saperi che soltanto il team docente può garantire . Viva la scuola pubblica,la vera cultura della libertà, un no sentito alle classi differenziali .