lunedì 22 settembre 2008

L’UNIVERSITA’ NON E’ IN (S)VENDITA! PARTECIPIAMO TUTT* AL BLOCCO DELLA 1° ORA E ALL'ASSEMBLEA STUDENTESCA!


L’anno accademico 2008/2009 si apre all’insegna di un duro attacco che coinvolge pesantemente il mondo della scuola e più in generale dell’istruzione e della ricerca.

Con la legge Gelmini ci troviamo di fronte ad un tentativo di trasformazione che tocca scuole elementari, medie superiori e università. La volontà stessa di introduzione del maestro unico alle elementari cancella anni di sperimentazione didattica e ci riporta indietro di vent’anni. Un impoverimento quindi che arriva fino al mondo universitario, dove i cambiamenti che si prevedono sanciscono e formalizzano la tendenza ormai decennale alla privatizzazione delle università italiane, con un sempre maggiore taglio dei fondi per la formazione e la ricerca, con una perpetua azione di precaricazzazione e svuotamento del personale, con una crescente importanza ricoperta dagli enti privati.

La legge 133/2008 colpisce indiscriminatamente ricercatori, professori, studenti e lavoratori attraverso misure drastiche quali:

La limitazione del turnover al 20% dei pensionamenti che di fatto non permetterà il rinnovamento del corpo docente e azzererà le possibilità di carriera per i giovani ricercatori. Una riduzione drastica del personale (innanzitutto tramite il prepensionamento e la liquidazione dei precari) e di conseguenza dei servizi, il tutto perfettamente rientrante in un processo ormai in corso da tempo di progressiva precarizzazione del lavoro.

La riduzione dei fondi alle università di ben 500 milioni di euro per i prossimi tre anni e l’accesso ascendente dei privati in quanto investitori nel campo della gestione e dell'amministrazione degli atenei, ma anche della formazione universitaria!

La possibilità delle università di trasformarsi in fondazioni, con un semplice voto del senato accademico, il che porterà inevitabilmente ad un aumento delle tasse universitarie in quanto le fondazioni private non sono tenute a rispettare il tetto del 20% sul Fondo Finanziario Ordinario (FFO) dell’università. Inoltre si andrà a sancire di fatto la privatizzazione degli atenei e saremo costretti ad assistere ad un impoverimento della didattica e della ricerca che saranno sempre più asservite alle esigenze di privati.

Come studenti e studentesse crediamo che sia necessario che tutte le componenti del mondo universitario si preparino e si attivino per contrastare una legge che di fatto smantella l’università pubblica, impoverisce l’offerta e la qualità formativa della didattica e della ricerca, il tutto condito da un aumento generale dei costi per accedere al sapere.

Pertanto invitiamo tutti e tutte ad effettuare, come prima forma di protesta e conoscenza, a partire da questa mattina, il “blocco della prima ora”: il via dell'anno accademico trasformato in una discussione sulla riforma tra docenti, ricercatori e studenti. 
Molti professori hanno già aderito alla proposta; laddove questa non sia stata accolta invitiamo tutti gli studenti a fare pressione affinché in aula si discuta della legge Gelmini e tutti i docenti a concedere questa possibilità di confronto.

Inoltre oggi pomeriggio alle ore 16 a Palazzo Nuovo si terrà la prima assemblea studentesca per fare il punto sulla riforma, confrontarci tra di noi e decidere insieme come portare avanti la nostra protesta. È fondamentale che tutti gli studenti vi partecipino!

Studenti e studentesse contro la legge Gelmini

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