Con l'inizio dell'anno accademico ha preso avvio anche la mobilitazione contro la legge 113, la Tremonti- Gelmini, approvata il 6 agosto 2008.
In molte aule di Psicologia, Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione, questa mattina si è messo in pratica l'indirizzo dato dalla mozione uscita dall'assemblea del 18 settembre che ha visto protagonisti docenti, ricercatori, studenti, personale tecnico-amministrativo e lavoratori dell'Università degli Studi di Torino e del Politecnico.
Alle ore 16 si è svolta a Palazzo Nuovo una partecipata e vivace assemblea studentesca, almeno un centinaio i presenti, che si è confrontata sul contenuto degli articoli 16 e 17 della legge 133 e ha lanciato diverse iniziative di mobilitazione per le prossime settimane.
Oltre alla prosecuzione del “blocco della prima ora”, che si estenderà alle lezioni delle Facoltà di Fisica, Scienze politiche e Giurisprudenza da lunedì 29 settembre e all'impegno di proseguire con il lavoro di divulgazione e informazione sulla legge e le sue conseguenze con banchetti e interventi nelle aule, si è promossa la creazione di una mailing-list e di un blog (assembleanogelmini.blogspot.com) quale strumenti di coordinamento tra gli studenti.
Inoltre, si è deciso di indire un presidio lunedì 6 ottobre in Rettorato, in concomitanza con la seduta del Senato Accademico, per esercitare pressioni e richiedere una presa di posizione chiara da parte del più importante organo accademico.
Durante l'assemblea è stata anche lanciata la proposta di svolgere, come già durante la mobilitazione contro la Riforma Moratti, lezioni all'aperto, nei bar, in stazione per sensibilizzare l'opinione pubblica e acquistare visibilità.
L'assemblea no-Gelmini (questo il nome che si è data) si riunirà nuovamente lunedì 29 settembre.
Assemblea No Gelmini
22 settembre 2008, Palazzo Nuovo, università di Torino
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