Una marea di studenti e studentesse di ogni parte d'Italia ha partecipato ed invaso la cittadella universitaria de La Sapienza di Roma per due giorni di assemblee e workshop. Momenti assembleari arrivati sulla spinta non solo della miriade di mobilitazioni a livello locale portate avanti nelle università e nelle città attraversate dall'Onda, ma soprattutto dopo il corteo nazionale del 14 novembre, conclusosi con l'assedio di Montecitorio.
Autoriforma, questa la parola d'ordine che ci si è dati, il passo in più che un movimento come quello dell'Onda Anomala è, non solo in grado, ma anche determinato a compiere. La costituente di quest'autoriforma ha trovato la sua prima espressione nella due giorni romana, un processo proveniente da tutti quei percorsi e quelle pratiche che gli studenti e le studentesse si erano già dati soprattutto alla luce delle mobilitazioni precedenti, No Moratti su tutti.
A partire da oggi, con il ritorno nelle proprie facoltà sotto occupazione, inizierà una seconda fase del percorso in opposizione alla "controriforma Gelmini", con la discussione sulle articolazioni dell'autoriforma dell'università negli unici spazi decisionali degli studenti (le assemblee) e con la continuazione delle mobilitazioni nelle città ("blocchiamo tutto"), verso la prossima scadenza di respiro nazionale già datosi (28 novembre), in direzione dello sciopero generale del 12 dicembre.
Oltre alle due assemblee plenarie svoltesi in apertura e chiusura della due giorni a La Sapienza, tre sono stati i workshop tenutesi all'interno di questa: didattica, welfare e ricerca. Ore e ore di assemblee che hanno fatto confluire le ricchezze delle diverse componenti del movimento in tre documenti stillati da ogni tavolo di confronto; le basi da cui, a partire da oggi, con ancora più forza, l'Onda Anomala riparte, verso l'autoriforma dell'università!
- l'introduzione all'assemblea plenaria di sabato mattina
- il documento del workshop sulla didattica
- il documento del workshop sul welfare
- il documento del workshop sulla ricerca
"Siamo l'Onda che autoriforma l'università!"
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