tag:blogger.com,1999:blog-29304272964268719022024-03-13T11:39:04.040+01:00Assemblea No Gelmini TorinoAssemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.comBlogger64125tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-16654906398026845872009-02-02T15:11:00.001+01:002009-02-02T15:12:59.852+01:00Comunicato dell'Assemblea No Gelmini del 2 febbraio<!-- Body content --> <!-- Content --><h1></h1><div style="text-align: justify;">Onda Anomala di nuovo in piazza, l'occupazione del rettorato di giovedi scorso aveva preannunciato la giornata: quest'oggi gli studenti e le studentesse dell'Assemblea No Gelmini hanno tentato di bloccare l'inaugurazione dell'anno accademico, cerimonia a cui il rettore Pelizzetti non ha voluto rinunciare, contravvenendo ad una richiesta esplicita arrivata dall'Onda nei mesi di mobilitazione d'autunno.<br /><br />Lo scenario dentro il quale l'Onda si è trovata è stato quello della militarizzazione, della difesa del "fortino rettorato" per manu militari. All'uscita, in corteo, da Palazzo Nuovo, gli studenti hanno trovato davanti i loro occhi lo schieramento esorbitante di forze dell'ordine, mobilitate per impedire l'avvicinamento al luogo in cui si è tenuta la cerimonia. Una dimensione che non ha però per nulla intimorito gli studenti e le studentesse, tutti determinati nel porre l'attenzione sul non senso dell'inaugurazione, sulle responsabilità delle autorità accademiche.<br /><br />Inaugurazione fuoriluogo di fronte alla mannaia pendente sull'università pubblica, che già comincia a risentire dei primi "effetti Gelmini" sulla sua tenuta di sistema, con un buco in bilancio di 30 milioni di euro che svela la realtà ben poco virtuosa dell'università di Torino e con le prime ricadute in termini di disservizi per gli studenti (vedi caos per compilazione carico didattico). Responsabilità politica innanzitutto del rettore Pelizzetti, fanatico asservitore delle logiche istituzionali, incapace di prendere una posizione di contrapposizione ai provvedimenti governativi e desideroso di mantenere lo status quo espressione delle logiche aziendalistiche e baronali che governano i piani alti dell'università. I vertici accademici hanno palesato anche una volta la volontà di scaricare i costi dell'impasse universitario verso il basso, verso studenti e lavoratori, i quali però oggi hanno ribadito ancora una volta che non presteranno il fianco al crisi sistemica che sta attraversando anche il nostro paese.<br /><br />Non possiamo accontentarci dei palliativi enunciati dal rettore: la rinuncia all'indossamento degli ermellini e il tono "sommesso" dell'inaugurazione non posso essere una risposta all'altezza per l'Onda. E poi la difesa della cerimonia con il pretesto della democrazia: abbiamo visto qual'è stata la democrazia universitaria quest'oggi! l'esclusione degli studenti e delle studentesse e la polizia a guardia del rettorato! Un rituale accademico che non può che esser visto come svuotato del corpo vivo dell'università, di coloro che quotidianamente l'attraversano e la fanno vivere. Ancora una volta si è consumata quest'oggi la contrapposizione tra chi ha interesse a difendere i propri privilegi e chi non ha privilegi ma un futuro da immaginare e costruire.<br /><br />L'Onda Anomala torinese non può quindi che rivendicare l'azione di disturbo e contestazione di quest'oggi, messa in campo innanzitutto con la pratica prima dell'Onda, il blocco del centro cittadino, nell'imprevedibilità del suo percorso e nell'assedio ai margini del rettorato, con il fronteggiamento determinato di fronte alle forze dell'ordine, riuscendo a superarle in più di un'occasione, resistendo alle cariche, con l'entrata di un gruppo di studenti dentro l'aula cerimoniale, contestanto l'inaugurazione e mettendo il rettore di fronte alle proprie responsabilità eluse.<br /><br />In conclusione riteniamo doveroso e necessario andare a sottolineare la responsabilità del rettore Pelizzetti per quel che è successo stamattina: l'università ha risposto agli studenti con la polizia, escludendoli da una cerimonia alla quale sarebbero stati gli unici legittimati a parteciparvi. La mareggiata dell'Onda ha nuovamente attraversato la città di Torino, bloccandola e venendo duramente caricata in via Po dalla polizia. Circostanza nella quale è stato fermato e denunciato Benni, redattore di Radio BlackOut, verso il quale esprimiamo la nostra più viva solidarietà. L'Onda ha avuto la forza di ottenere la sua immediata liberazione, rimanendo in piazza.<br /><br />Dopo la giornata di quest'oggi, dopo l'autunno di occupazioni assemblee e cortei, l'Onda di Torino è quindi tornata in forza, riportando tutta la sua determinazione e vivacità in opposizione ad un'inaugurazione dell'anno accademico che abbiamo ragione di ritenere come assolutamente inopportuno.<br /><br />Il prossimo appuntamento dell'Onda sarà mercoledi 4 febbraio alle 17:30 a Palazzo Nuovo con l'Assemblea No Gelmini. Seguirà l'assemblea cittadina convocata dal collettivo Oltre verso la manifestazione torinese del 13 febbraio dei metalmeccanici. Momento di incontro, quest'ultimo, per il quale l'università ha negato l'apertura serale di Palazzo Nuovo: gli studenti e le studentesse dell'Onda sono per questo determinati a mantenere aperta la sede delle facoltà umaninistica.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">se ci bloccate il futuro noi blocchiamo la città!</span><br /><br /> <span style="font-weight: bold;">Assemblea No Gelmini - Onda Anomala Torino</span></div><strong></strong>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-82118743897757079462009-01-30T18:29:00.002+01:002009-01-30T18:33:21.835+01:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SYM5JyqhvxI/AAAAAAAAAHM/olK-JxP5pJU/s1600-h/blo+ann+acc.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 286px; height: 400px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SYM5JyqhvxI/AAAAAAAAAHM/olK-JxP5pJU/s400/blo+ann+acc.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5297140427099586322" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;font-size:130%;" ><br /><br /><br /></span><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;font-size:130%;" >Il magnifico blocco dell'inaugurazione del (d)anno accademico!</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-size:130%;" >concentramento a Palazzo Nuovo</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;font-size:130%;" >ore 8:00</span><br /></div><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-weight: bold;">Assemblea No Gelmini - Onda Torino</span><br /></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-69234965986624761112009-01-30T18:28:00.001+01:002009-01-30T18:29:34.690+01:00Occupato il rettorato dell'università<h3 class="post-title entry-title"> <a href="http://assembleanogelmini.blogspot.com/2009/01/occupato-il-rettorato-delluniversita.html"></a></h3>"Niente da festaggiare, niente da inaugurare", questo lo striscione appeso questa mattina dall'Onda Anomala torinese sul balcone del rettorato. Rettorato che è stato occupato simbolicamente come iniziativa di lancio del 2 febbraio, giorno in cui è stata fissata l'inaugurazione dell'anno accademico da parte delle autorità universitarie. Inaugurazione che l'Onda ha annunciato di voler bloccare.<br /><br />Nei mesi caldi della mobilitazione contro la "controriforma Gelmini" l'Onda, a più riprese, aveva chiesto ai rettori di non inaugurare gli anni accademici nelle vari città in protesta al provvedimento del governo Berlusconi, scegliendo se essere parte del problema o della soluzione. Una richiesta non accolta dalle autorità accademiche, schiavi delle logiche aziendalistiche e baronali che governano i piani alti delle università. Lo stesso straparlare del rettore torinese Ezio Pelizzetti di "ateneo virtuoso" si è sciolto come neve al sole di fronte ai buchi di bilancio, ai tagli e al malfunzionamento dei servizi universitari.<br /><br />L'Assemblea No Gelmini ha quindi deciso quest'oggi di occupare il rettorato dell'università, lanciando la giornata di blocco del 2 febbraio, accendendo fumogeni colorati e appendendo uno striscione alla balconata. Uno studente di Scienze Politiche, Marco, a margine dell'iniziativa, è stato portato in questura e denunciato per possesso di fumogeni: un tentativo di intimidazione caduto nel nulla, l'Onda non si ferma e lunedi proverà a bloccare l'inaugurazione.<h1 style="text-align: justify;"><span style="font-size: 100%;"><span style="font-weight: normal;"></span></span></h1>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-22534434716565471582009-01-09T01:06:00.000+01:002009-01-09T01:07:22.141+01:00Blocchi dell'Onda dopo l'approvazione del dl 180!Nel primo pomeriggio il decreto 180 del ministro Gelmini è diventato legge grazie alla votazione (su cui è stata messa la fiducia) alla Camera: 281 i favorevoli, 196 i contrari, 28 gli astenuti. Tutto come da programma; il decisionismo del Partito delle Libertà e la testimonianza del Partito Democratico.<br /><div align="justify"><br />Dopo il sit-in organizzato dagli studenti romani sotto Montecitorio, avvenuto nella giornata di ieri, quest'oggi anche a Torino l'Onda ha voluto riportare in piazza la contestazione e l'opposizione alla "controriforma" Gelmini: durante la riunione dell'Assemblea No Gelmini a Palazzo Nuovo gli studenti e le studentesse hanno deciso di ritornare per le strade, indicendo un presidio sotto il Miur torinese. L'Onda è quindi partita, nel tardo pomeriggio, in corteo spontaneo dall'università, verso la sede del ministero dell'istruzione, attraversando il centro cittadino.<br /><br />Il dissenso è stato esplicitato con il blocco del centro città, la pratica assunta fin dagli inizi della mobilitazione dall'Onda: due sono stati i blocchi messi in pratica dall'Assemblea No Gelmini, uno in via Pietro Micca e l'altro in via Roma, due arterie centrali della viabilità torinese, nel cuore di Torino. Il traffico è stato mandato in tilt, il centro bloccato.<br /><br />Nonostante il nervosimo della digos e il sopraggiungere di numerose volanti della polizia l'Onda non si è fatta intimidire. Si è poi spostata ancora in corteo fin sotto la sede della Rai in via Verdi, concludendo poi a Palazzo Nuovo una protesta spontanea nata dentro un'assemblea che ha voluto portare per le strade la sua rabbia e determinazione.<br /><br />"<em>Se ci bloccate il futuro noi blocchiamo la città!"</em><br /></div> <ul><li><a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/approvato-il-decreto-gelmini-blocchi-a-torino/file/id/493/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')"><strong>ascolta la diretta con Davide dell'Assemblea No Gelmini di Torino</strong></a></li><li><strong>vedi anche: <a href="http://www.infoaut.org/articolo/approvato-il-decreto-gelmini-blocchi-a-torino">Approvato il decreto Gelmini, blocchi a Torino</a></strong></li></ul>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-65902061053877075562008-12-12T22:47:00.002+01:002008-12-12T22:50:02.136+01:00In 5000 nello spezzone sociale!<div align="justify">Un corteo importante, che arriva dopo un autunno attraversato (anche a Torino) dall'Onda degli studenti medi ed universitari. La Cgil apre il corteo da lei indetto, dirigendosi verso piazza Castello, e lì conclude nonostante una presenza di lavoratori che superava lo scarso impegno del sindacato nel promuoverlo. Significativa soprattutto la presenza delle piccole fabbriche, dove gli operai sono soprattutto giovani.<br /></div><div align="justify">Ma lì finisce per l'appunto il corteo del sindacato istituzionale che non sa raccogliere la spinta delle piazze.<br /><br />Di tutt'altra natura lo spezzone sociale aperto dai sindacati di base (Cobas,Cub e Sdl), più di 1000 tra delegati e lavoratori, in piazza per consolidare il percorso intrapreso dal 17 ottobre. Dietro lo striscione <b>"Chi paga la crisi? Noi no!"</b>, migliaia di giovani, student* dell'Onda (medi e universitari), precar*, migranti, genitori e la marea irrappresentabile del movimento dell'autunno che, partito dalla scuola, ha investito tutta la società. Lo spezzone sociale - com'è annunciato - si è spinto oltre piazza Castello.<br /><br />Appena partiti viene chiusa una banca Unicredito in via Po, con assi di legno e tubi da ponteggio, da parte dell'Onda universitaria. Deviazione in piazza San Carlo per raggiungere i lavoratori della Comdata in presidio. Prima di raggiungere l'Unione Industriale, un migliaio di studenti medi devia e raggiunge la sede cittadina del Pdl in corso vittorio. Quì bruciano una decina di copertoni per far sentire a chi ci governa <b>"l'odore della crisi".</b><br />Si ricongiungono quindi col restante corteo , dove, dopo i comizi dei vari soggetti sociali presenti, bruciano un'altra decina di copertoni anche di fronte alla sede del padronato cittadino.<br />A fin mattinata, intorno alle 14, gli ultimi 500 (inossidabili) si sciolgono di fronte all'area in cui dovrebbe sorgere il grattacielo di Intesa-San Paolo, celebrazione del potere delle banche sulla vita di tutt*.<br /><br />Centrale il nodo della crisi, attorno al quale si sono snodate e si snoderanno le resistenze dei tanti soggetti (studenti, migranti, lavoratori, precari, ...) ai quali la si vuole far pagare, ma che hanno già chiarito:<br /><div align="center"><b>"noi la crisi non la paghiamo! noi la crisi ve la creiamo!"</b><br /></div></div><br /><div align="center"><a href="http://www.infoaut.org/gallery/list/id/553/" mce_href="http://www.infoaut.org/gallery/list/id/553/"><b><span class="Apple-style-span" style=";color:#0000ff;" >Guarda la fotogallery dello sciopero generale e generalizzato di Torino</span></b></a><br /></div><br /><hr width="50%" noshade="noshade"><br /><div align="center"><span style="font-weight: bold;" class="sotto_titolo_rosso">La cronaca della lunga mattinata</span><br /></div><br /><blockquote> <b>13:30</b> <i>Torino, altri copertoni bruciati e blocco in corso Vittorio. Il corteo si scioglie di fronte al cantiere del Grattacielo.</i><br /> <a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/449/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')" mce_href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/449/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')">Ascolta la diretta con Gianluca fatta nelle battute conclusive dello sciopero generale</a><br /> <br /> <b>13:00</b> <i>Prime riflessioni sullo sciopero generale: il corteo di Torino</i><br /> <a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/447/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')" mce_href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/447/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')"> Ascolta l'intervista con Raffaele Sciortino, InfoAut<br /> </a> <br /> <b>12:55</b> <i>Oltre l'80 di adesione nei trasporti</i><br /> E' stata superiore all'80% l'adesione dei lavoratori e delle lavoratrici del trasporto pubblico torinese.<br /></blockquote><div align="justify"><blockquote> <b>12:40</b> <i>Deviazione degli studenti medi: copertoni bruciati di fronte alla sede di Forza Italia</i><br /> <a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/446/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')" mce_href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/446/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')"> Ascolta la diretta con Gianluca dall'Unione Industriale, termine del corteo torinese di sciopero generale<br /> </a> <br /> <b>12:22</b> <i>Onda: spettacolo di fronte alla banca murata</i><br />I ministri Giulio Tremonti e Maria Stella Gelmini, il Papa, una fata e un vampiro che si rivela alla fine essere un lavoratore precario che si arrangia come può. Questi gli ingredienti di una scenetta satirica allestita in via Po di fronte alla banca Unicredit simbolicamente murata in precedenza.<br /> <br /> <b>11:40</b> <i>Successo dello sciopero nelle fabbriche</i><br />La Cgil comincia a fornire i primi dati che arrivano dai posti di lavoro: nelle fabbriche di Torino e cintura l'adesione allo sciopero generale sembra essere stata buona, con Mirafiori al 55%, Alenia al 70%, Sandretto al 80%, inoltre alla Mole-valvole ed alla Ilte si registra il fermo totale della produzione, similmente a quel che è avvenuto alla Ergom (85%).<br /> <br /> <b>11:26</b> <i>Chiusa la banca Unicredito in via Po</i><br /> <a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/442/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')" mce_href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/442/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')">Ascolta la diretta da piazza Castello con Gianluca</a><br /> <br /> <b>10:20</b> <i>Partito il corteo di Torino</i><br /> <a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/440/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')" mce_href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/dentro-e-oltre-lo-sciopero-generale-la-diretta-dalle-piazze/file/id/440/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')">Ascolta la presentazione della giornata e le prime considerazioni sul corteo appena partito da piazza Vittorio di Gianluca, InfoAut<br /> </a> </blockquote></div> <b>10:00 </b><i>Torino si mobilita per lo sciopero generale e generalizzato</i><br /> Concentramento in piazza Vittorio, gli studenti dell'Onda hanno invece il loro ritrovo a Palazzo Nuovo Occupato, poi confluiranno nello spezzone socialeAssemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-68721012297578697042008-12-11T14:29:00.003+01:002008-12-11T14:33:47.243+01:00Sciopero Generale!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SUEWsl9e_zI/AAAAAAAAAG8/eJjXCNSsFEc/s1600-h/12+dic.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SUEWsl9e_zI/AAAAAAAAAG8/eJjXCNSsFEc/s400/12+dic.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278525193614982962" border="0" /></a>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-84409278738770291822008-12-11T14:27:00.001+01:002008-12-11T14:29:43.120+01:00ALEXANDER VIVE!<div style="text-align: center;"><span style="font-style: italic;">Comunicato di solidarietà con il movimento degli stuenti greci</span><br /></div><br /><div style="text-align: justify;">Sabato 6 dicembre Alexander Andreas Grigoropoulos, quindicenne greco, è stato assassinato dai corpi speciali greci Blue Suit durante una manifestazione studentesca, una manifestazione contro i processi di riforma che in Grecia, come in Italia e resto d'Europa, stanno dismettendo l'università e la ricerca pubbliche. Si trattava di una manifestazione all'interno del quartiere Exarchia, quartiere studentesco di Atene.<br /><br />Come Assemblea no Gelmini di Torino esprimiamo la nostra solidarietà al movimento studentesco greco che in questi giorni sta rispondendo all'arbitraria violenza poliziesca attaccando i simboli del potere politico e della crisi economica globale. Per questo motivo abbiamo accolto l'appello degli studenti greci che studiano a Torino e partecipiamo al presidio da loro indetto per questa mattina davanti al consolato greco.<br /><br />Con la forza delle nostre ragioni, esprimiamo la nostra vicinanza morale e politica agli studenti greci. Ci riconosciamo nelle parole d'ordine con le quali il movimento greco sta scendendo in piazza e condividiamo la rabbia che la morte di Alexander ha inevitabilmente provocato.<br /><br />Per questi motivi, una delegazione dell'Assemblea no Gelmini si sta organizzando per partecipare sabato 13 Dicembre alla manifestazione nazionale indetta dagli studenti universitari e medi che si terrà ad Atene.<br /><br /><span style="font-style: italic;">Stop police brutality, Alexander vive!</span><br /><br /><div style="text-align: right;">Torino, 10 dicembre 2008<br /></div><div style="text-align: right;"><span style="font-weight: bold;">Assemblea no Gelmini</span></div></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-84178110920865348342008-12-11T14:24:00.002+01:002008-12-11T14:27:27.239+01:00Comunicato dell'Assemblea No Gelmini del 9 dicembre 2008<meta equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"><title></title><meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.0 (Win32)"><style type="text/css"> <!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } --> </style> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">L'assemblea no Gelmini tenutasi questa sera ha ritenuto necessario e doveroso per prima cosa parlare della morte dello studente quindicenne </span><span style="font-size:100%;"><b>Alexander Andreas Grigoropoulos</b></span><span style="font-size:100%;"> e ha voluto esprimere la sua più totale </span><span style="font-size:100%;"><b>solidarietà agli studenti e al movimento greco</b></span><span style="font-size:100%;"> che manifestano contro il processo che smantella l'università e la ricerca pubblica e che si oppone alla socializzazione dei costi della crisi globale. Per questo motivo accogliamo l'invito degli studenti greci a Torino che domani mattina (ritrovo ore 11 davanti al Politecnico) si recheranno al Consolato Greco per condannare la violenza poliziesca. </span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">Inoltre una delegazione dell'Assemblea no Gelmini si recherà in Grecia per partecipare al corteo nazionale indetto per sabato dagli studenti medi e universitari in mobilitazione con la volontà di esprimere tutta la nostra vicinanza alla lotta che in Grecia, come in Italia, si sta portando avanti.</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">L'assemblea ha poi discusso i contenuti dello </span><span style="font-size:100%;"><b>sciopero generale del 12 dicembre,</b></span><span style="font-size:100%;"> rilanciando </span><span style="font-size:100%;"><b>l'assemblea cittadina</b></span><span style="font-size:100%;"> di domani sera, </span><span style="font-size:100%;"><b>mercoledì 10 dicembre a Palazzo Nuovo</b></span><span style="font-size:100%;">, durante la quale tutti i soggetti cittadini attivi nella mobilitazione contro la dequalificazione della scuola e dell'Università pubbliche si confronteranno con i lavoratori, i precari e I migranti per ribadire ancora una volta che non intendiamo pagare questa crisi ma, anzi, farla pagare a chi l'ha creata. </span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">L'Assemblea ha inoltre deciso di proseguire il percorso del corteo oltre Piazza Castello e di convergere, insieme allo spezzone sociale, davanti alla sede dell'</span><span style="font-size:100%;"><b>Unione Industriale.</b></span><span style="font-size:100%;"> </span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">È nostro desiderio legare sempre più saldamente il mondo della scuola e della ricerca al mondo del lavoro. Pertanto nell'assemblea di domani proporremo la creazione di una </span><span style="font-size:100%;"><b>Rete di Resistenza alla Crisi</b></span><span style="font-size:100%;"> nella quale tutti I soggetti coinvolti da essa possano costruire un percorso comune di mobilitazione e di sostegno reciproco. </span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">Inoltre, l'</span><span style="font-size:100%;"><b>11 Dicembre, alle ore 17</b></span><span style="font-size:100%;">, l'Assemblea no Gelmini sarà presente nella sala del Rettorato dove è prevista la seduta del </span><span style="font-size:100%;"><b>Senato Studenti</b></span><span style="font-size:100%;"> per fare presente, ancora una volta, che il movimento in nessun caso può essere da loro rappresentato. In quella stessa sede, tutti gli studenti e le studentesse, insieme a ricercatori, dottorandi e docenti, si confronteranno nel Cantiere dell'Onda, dove verranno riportati i primi risultati del lavoro svolto dai quattro Workshop che lo compongono.</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">La prossima Assemebla no Gelmini si terrà </span><span style="font-size:100%;"><b>lunedì 15 dicembre</b></span><span style="font-size:100%;"> presso la Palazzina Einaudi alle ore 20,30 per rilanciare le prossime scadenze. </span> </p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;"><span style="font-size:100%;">Prossimi appuntamenti:</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">●</span><span style="font-size:100%;"><b>Mercoledì 10 dicembre</b></span><span style="font-size:100%;"> : </span><span style="font-size:100%;"><b>ASSEMBLEA CITTADINA</b></span><span style="font-size:100%;"> in vista dello sciopero generale </span><span style="font-size:100%;"><b>ore 20.30</b></span><span style="font-size:100%;">, a seguire serata musicale di autofinanziamento per i lavoratori COMDATA .</span><span style="font-size: 9pt;font-size:100%;" > </span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">●</span><span style="font-size:100%;"><b>Giovedì 11 dicembre</b></span><span style="font-size:100%;"> : </span><span style="font-size:100%;"><b>CANTIERE dell'ONDA </b></span><span style="font-size:100%;">ore 17 presso il Rettorato in concomitanza con la seduta del Senato Studenti.</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">●</span><span style="font-size:100%;"><b>Venerdì 12 dicembre</b></span><span style="font-size:100%;"> : </span><span style="font-size:100%;"><b>SCIOPERO GENERALE</b></span><span style="font-size:100%;">, appuntamento ore 9.00 a Palazzo Nuovo.</span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana;" align="justify"><span style="font-size:100%;">●</span><span style="font-size:100%;"><b>Lunedì 15 dicembre</b></span><span style="font-size:100%;"> : </span><span style="font-size:100%;"><b>ASSEMBLEA NO GELMINI</b></span><span style="font-size:100%;"> ore 20.30 Palazzina Einaudi.</span></p><p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana; font-weight: bold;" align="justify"><span style="font-size:100%;">
<br /></span></p> <p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana; font-weight: bold;" align="justify"></p><p style="margin-bottom: 0cm; font-family: verdana; font-weight: bold;" align="right"><span style="font-size:100%;">Assemblea no Gelmini- Onda Anomala Torino</span></p> Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-4472357088202450782008-12-09T16:10:00.001+01:002008-12-11T16:11:28.397+01:00Presidio sotto il consolato greco<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SUEtlaBuM8I/AAAAAAAAAHE/uUmtQn8v7Zw/s1600-h/manifesto+andreas+copia.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SUEtlaBuM8I/AAAAAAAAAHE/uUmtQn8v7Zw/s400/manifesto+andreas+copia.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5278550358919885762" border="0" /></a>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-67426972710460588862008-12-02T10:34:00.000+01:002008-12-02T10:35:44.990+01:00Tre giorni di dibattito a Palazzo Nuovo Occupato<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://1.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/STUBUfE0B2I/AAAAAAAAAGs/KzlaKRE90BE/s1600-h/manif+1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="http://1.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/STUBUfE0B2I/AAAAAAAAAGs/KzlaKRE90BE/s400/manif+1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5275123989985101666" border="0" /></a>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-70795927385002411792008-12-01T12:09:00.001+01:002008-12-01T12:12:16.208+01:00Comunicato dell'Asseemblea No Gelmini del 28 novembre<div id="text"><div align="justify">Oggi venerdì 28 Novembre, giornata nazionale di mobilitazione delle università, l' onda anomala è scesa nelle strade.<br />Gli studenti torinesi si sono recati in corteo fino alla sede centrale della Banca Sanpaolo di Piazza San Carlo dove, attraverso una breve rappresentazione brechtiana, hanno puntato il dito contro chi la crisi l'ha generata, tant'è che i protagonisti della commedia erano il ministro Tremonti-mani di forbice, la ministra Gelmini-robot ed il protettore delle banche, San Paolo, contornati dalle figure del mafioso e del finanziere.<br />Vedendo i tagli dell' istruzione come tagli al nostro futuro, si è messo in scena un boia che simbolicamente portava sotto la lama della sua ghigliottina, metaforicamente a forma di euro, la testa di alcuni studenti.<br />Al termine dell'iniziativa si è deciso di volgere verso Torino Incontri dove i presenti, Gianfranco Carbonato, Presidente Unione Industriale di Torino, Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino, Enzo Ghigo, Senatore della Repubblica, Bruno Manghi, Sociologo, Enrico Salza, Presidente consiglio di gestione Intesa SanPaolo, Giuseppe Berta, Vicepresidente Torino Internazionale, recitavano le parti da noi prima inscenate in una conferenza sul futuro della città.<br />Entrati all' interno della struttura, un cordone di polizia ha manganellato gli studenti che cercavano di raggiungere la sala conferenze per leggere il comunicato dell' Assemblea No Gelmini.<br />Dopo alcuni momenti di tensione, durante i quali una decina di studenti sono rimasti feriti, il gruppo è riuscito ad entrare nella sala con striscioni e volantini, conquistando il palco e prendendo finalmente la parola.<br />La politica di tagli a cui stiamo assistendo è stata causata da chi oggi, privatizzando il profitto, socializza le perdite. Oggi lo abbiamo detto direttamente ad alcuni dei responsabili e non si senta escluso il sindaco di Torino Chiamparino che, subito dopo l'iniziativa, ha dichiarato di non sentirsi in alcun modo coinvolto dalle critiche portate dagli studenti.<br />Al termine della lettura del comunicato è stato ricordato Vito, sottolineando per l'ennesima volta in questi giorni come sia inaccettabile perdere la vita a scuola o sul posto di lavoro. </div> <p align="justify"> </p> <p align="justify"> NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO. </p> <p align="justify"> NOI LA CRISI VE LA CREIAMO. </p> <p align="right"> <strong>Assemblea No Gelmini - Torino</strong> </p> </div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-22759759459725600022008-12-01T12:02:00.000+01:002008-12-01T12:09:08.976+01:00Torino, l'Onda contro i "produttori di crisi": cariche della polizia, irruzione al convegno di Torino Incontra<div style="text-align: justify;"><em>L'Onda torinese torna ad attraversare la città di Torino, al grido del "noi non paghiamo la vostra crisi!" e del "di scuola e di lavoro non si può morire!". Bloccato il centro cittadino, iniziativa teatrale di fronte alla banca San Paolo. Irruzione degli studenti a "Torino Incontra": la polizia carica, l'Onda si conquista la visibilità e la parola.</em><br /><br />A Torino questa mattina 200 persone hanno attraversato il centro cittadino con un corteo selvaggio sotto una neve fittissima che ha cominciato a cadere ed imbiacare la città fin dalle ore notturne. La mobilitazione ha prima fatto tappa di fronte alla Banca San Paolo di piazza San Carlo, con una messinscena teatrale sui responsabili della crisi e gli avversari diretti che tutt* dovremmo affrontare in futuro: banchieri, imprenditori e tutti quanti vogliono ora dividere le perdite dopo anni di superprofitti.<br /><br />Dopo il blocco del centro cittadino e l'iniziativa simbolica di fronte alla banca San Paolo, gli studenti e le studentesse dell'Assemblea No Gelmini e dell'Assemblea No Tremonti sono ripartiti in corteo per le vie della città, dirigendosi verso la struttura di "Torino Incontra", dove si stava svolgendo un covegno sul futuro della città promosso dal comune di Torino e dall'Associazione Torino Internazionale. Quale migliore occasione e palcoscenico per una mobilitazione che, per prima e da subito, ha posto la questione della crisi e dei suoi costi sociali al centro del dibattito e dell'iniziativa?<br /><br />L'irruzione dell'Onda ha colto di sorpresa le forze dell'ordine, che di fronte allo sbucare in ogni angolo degli studenti ha risposto caricando in più occasioni, cercando di contenere e bloccare l'accesso. Le prime cariche, visto anche il fattore sorpresa, sono state particolarmente violenze, ed hanno causato un paio di contusi fra gli studenti. Che non si sono però fatti intimorire ed hanno forzato il blocco poliziesco, spingendolo fino in fondo al corridoio, per poi aprirsi i varchi necessari per raggiungere l'aula. Gli applausi del pubblico fuori dalla sala sono stati tutti per chi ha animato un appuntamento altrimenti rituale e inconcludente.<br /><br />"Noi non paghiamo la vosta crisi! Noi la crisi ve la creiamo!" è stato lo slogan con cui l'Onda torinese ha fatto il suo ingresso in sala, la quale annoverava in tribuna come in platea i personaggi della "Torino che conta", in primis un basito sindaco Sergio Chiamparino, ma anche Gianfranco Carbonato, presidente dell'Unione Industriale di Torino e Enrico Salza, presidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo. E' stato letto il documento prodotto dall'Assemblea No Gelmini, che è andato a sottolineare il concetto del "noi non paghiamo la vostra crisi!" e della volontà degli studenti di essere protagonisti nella costruzione del loro futuro. Dopodichè studenti e studentesse dell'Onda hanno banchettato a champagne e pasticcini, prendendosi il buffet che sindaco e amministrazione avevano preparato per gli invitati al congresso...<br /><br />Il corteo è quindi tornato a Palazzo Nuovo Occupato in corteo, dopo una mattinata importante nel percorso di opposizione alla "controriforma Gelmini", all'interno della quale l'Onda torinese si è conquistata un momento rilevante di visibilità e parola. L'Onda non si ferma quindi, già in direzione delle scadenze del 6 dicembre, corteo cittadino indetto dai lavoratori e dalle lavoratrici ad un anno dalla strage della ThyssenKrupp e manifestazione No Tav in Val Susa in difesa dei beni comuni, e del 12 dicembre, sciopero generale e generalizzato indetto dalla Cgil sulla spinta determinante dell'Onda Anomala!<br /><br />La mobilitazione nazionale è stata assunta da parte di tutte le facoltà ribelli dell'Onda come dedicata alla memoria di Vito Scafidi, studente della scuola Darwin di Rivoli morto nel cedimento della struttura scolastica nemmeno una settimana fa.<br /><br /><a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/torino/articolo/torino-londa-contro-i-produttori-di-crisi-cariche-della-polizia-irruzione-al-convegno-di-torino-incontra/file/id/383/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')"><strong>ascolta il resoconto della giornata di Simone, Assemblea No Gelmini</strong></a></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-3319264642556509072008-11-24T09:35:00.002+01:002008-11-24T09:42:01.061+01:00La sicurezza che manca... e uccide!<h1></h1><span style="font-weight: bold;">Rivoli, Torino: la sicurezza che manca... e uccide!</span><br /><span style="font-style: italic;" class="sotto_titolo_nero">Torino, crolla il tetto di un liceo: 1 morto e 4 feriti gravi</span><span style="font-style: italic;">.</span><br /><br />Ecco cosa produce la politica dei tagli e dell'obbedienza alla razionalità economica posta di fronte a tutto. Mentre la maggior parte delle scuole italiane presenta carenze strutturali sul piano della sicurezza e della messa a norma, il governo Berlusconi continua imperterrito nella sua politica di rigore e scrifici... a spesa di tutt*, specie di quel poco che ancora residua come "pubblico", scuola in primis.<br /><br />Il bilancio provvisorio dell’incidente porta le cfre di un bollettino di guerra: un morto e 4 feriti gravi; 20 i feriti complessivi. La vittima si chiamava Vito Scafidi, un ragazzo di 17 anni. Il crollo è avvenuto nella quarta G del liceo scientifico "Darwin" di Rivoli, cittadina alle porte del capoluogo piemontese, durante l'intervallo.<br /><br />Istituzioni e politici già si accalcano con le dichiarazioni rituali, le stesse di sempre: "un fatto gravissimo", "accertare le responsabilità", "colpa del vento". Un cedimento strutturale - non il vento o il maltempo - sarebbe invce la causa del crollo secondo i vigili del fuoco.<br />E mentre a nessuno in alto viene in mente di imputare le responsabilità a decenni di politiche di taglio dell'infrastruttura sociale pubblica, già si fa avanti il solito Guarniello, faccia buona della Magistratura per preservare una presentabilità del sistema. Ma non sarà questa "faccia buona" delle istituzioni a riportare in vita un ragazzo che aggiungiamo al computo infinito e quotidiano dei morti sul lavoro per carenze di sicurezza, mentre Gelmini (che annuncia una visita in loco nel pomeriggio per strumentalizzare a proprio vantaggio la tragedia), Tremonti e Brunetta ripetono come un mantra la solita litania: "tagli,tagli,tagli"...<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">"Di scuola e di lavoro non si può morire!"</span><br /> <div id="text"> <strong style="font-weight: normal; font-style: italic;">Irruzione al film festival. Corteo selvaggio blocca il centro città.</strong><br /><br /><div align="justify"> Una partecipata assemblea svoltasi a palazzo nuovo di genitori, ragazzi del liceo Darwin compagni del ragazzo morto, studenti dell'onda, si è trasformata in un corteo spontaneo che sta attraversando il centro cittadino. Il corteo ha interrotto una proiezione del Torino Film Festival con lo slogan "Di scuola e di lavoro non si può morire" e "Da rivoli alla Thyssen per non dimenticare". Immediato quindi il riferimento al corteo in ricordo del rogo della Thyssen un anno fa in cui perirono 7 lavoratori bruiciati vivi che si terrà il 6 dicembre.<br /><br />Mentre un governo sordo non fa altro che strumentalizzare anche questo episodio per mezzo del suo Ministro che ieri ha fatto visita alla scuola, il movimento già conosce le vere resposbilità di questa ennesima vittima di politiche decennali di tagli all'istruzione pubblica e lo fa riprendendosi le strade e gridando a gran voce: "Andiamo a scuola per imparare non per farci ammazzare!!"<br /><br />Questa sera una fiaccolata silenziosa in ricordo della vittima ed in sostegno ai feriti si terrà a Rivoli alle h 21.<br /><ul><li><strong> Ascolta <a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/di-scuola-e-di-lavoro-non-si-puo-morire/file/id/363/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=400,height=400')" title="Ascolta audio"> la diretta dal corteo.</a></strong></li></ul> <ul><li><a href="http://www.infoaut.org/articolo/di-scuola-e-di-lavoro-non-si-puo-morire/file/id/364/"><strong>L'intervento in assemblea dei ragazzi del Darwin</strong></a> </li></ul> </div> </div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-5940550483458725942008-11-21T18:19:00.002+01:002008-11-21T18:22:08.512+01:00Comunicato dell'Assemblea No Gelmini del 21 novembre 2008<div style="text-align: justify;">Come Assemblea No Gelmini esprimiamo <strong><em>totale solidarietà e appoggio a quegli studenti romani che sono stati coinvolti in inchieste giudiziarie in seguito agli eventi di Piazza Navona</em></strong>: tutta l'Italia ha potuto assistere alla strumentalizzazione di quegli eventi portata avanti dai media e dai politici di parte che ricoprono ruoli importanti nel nostro governo. Ribadiamo come l'antifascismo sia uno dei valori imprescindibili di quest'assemblea, insieme al carattere apartitico ma comunque politico della mobilitazione.<br /><br />L’assemblea no Gelmini tenutasi giovedì 20 Novembre 2008, presso la sede delle facoltà occupate di Agraria, Veterinaria e Scienze Forestali ha confermato la determinazione del movimento torinese a continuare la mobilitazione. Gli interventi che si sono succeduti in assemblea hanno comprovato la maturità di questo movimento che, arrichito dall'assemblea nazionale tenutasi alla Sapienza all’indomani della grande manifestazione a Roma, sta lavorando per dare gambe all’autoriforma dell’università.<br />Il “<em>Cantiere dell'Onda</em>” è la struttura entro la quale ci si è suddivisi in gruppi di lavoro, partendo dai workshop che a Roma hanno visto la partecipazione di migliaia di studenti e arrichendoli con l'esperienza che oramai da mesi stiamo facendo sul nostro territorio.<br /><br />L’assemblea ha rilanciato la mobilitazione universitaria focalizzando l’attenzione di tutti gli studenti e le studentesse intorno alle principali date che si succederanno fino a metà Dicembre:<br />-il <strong>28 Novembre,</strong> giornata di mobilitazione nazionale, l’Assemblea no Gelmini organizzerà un’iniziativa presso la sede centrale della banca San Paolo di Torino, volta a rappresentare il significato dello slogan che più volte ha contraddistinto i cortei di tutta Italia: “noi la crisi non la paghiamo”. Pensiamo che i responsabili di questa crisi non siano i soggetti sociali che ad oggi ne stanno pagando le conseguenze (studenti, operai, precari, migranti...) e che quindi la crisi la debbano pagare coloro i quali l'hanno provocata quindi le banche, le imprese, i governi ed i baroni;<br />-il <strong>6 Dicembre</strong> gli universitari torinesi manifesteranno insieme agli operai della <strong>Thyssenkrupp </strong>per ribadire, se ancora ve ne fosse bisogno, che di lavoro in Italia non si può morire come avvenuto a Torino a un anno di distanza dalla tragedia dell’acciaieria torinese; sempre il 6 dicembre, nel pomeriggio, parteciperemo al <strong>corteo NO TAV a Susa</strong> per riaffermare che la TAV non si farà e per portare avanti un discorso a difesa dell'acqua, dell'ambiente e della salute di tutti noi;<br />-il <strong>12 Dicembre</strong> a Torino, come nel resto di Italia, gli universitari parteciperanno in massa allo sciopero generale indetto dai sindacati, consapevoli del fatto che senza la nostra mobilitazione, quasi sicuramente questo sciopero non sarebbe stato indetto dalle sigle appena citate;<br />-infine il <strong>13 Dicembre</strong> l’Assemblea no Gelmini <strong>bloccherà l'inaugurazione dell'anno accademico:</strong> nella seduta del 13 Novembre 2008 il Senato Accademico, riunitosi in seduta allargata, non ha accolto alcuno dei punti e delle mozioni presentate dall’Assemblea no Gelmini in quella sede. La decisione di inaugurare l’anno accademico rappresenta la chiara volontà politica del maggiore organo accademico di Torino di scegliere un percorso di netta contrapposizione a tutte le posizioni assunte da questa assemblea. Come studenti e studentesse dell’Università di Torino non possiamo che esprimere il nostro più totale dissenso ripetto a questa decisione e all’atteggiamento di insufficienza che l' ha accompagnata.<br />Infine, probabilmente il <strong>29 Novembre,</strong> nell’atrio di Palazzo Nuovo si terrà una grande evento per raccogliere i fondi ancora necessari per saldare il debito che abbiamo con Trenitalia. A questo evento inviteremo sul palco operai, precari e lavoratori in lotta.<br /><br />La prossima Assemblea no Gelmini si terrà presso l’<strong>aula magna di Fisica alle ore 17,00 il </strong><strong>27 Novembre </strong>e in tale data verranno discusse modalità e iniziative con cui partecipare agli appuntamenti riportati più sopra.<br /><br /> Assemblea no Gelmini, Torino</div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-43509238069499012442008-11-19T01:05:00.002+01:002008-11-19T01:13:22.193+01:00Saperi in conflitto<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SSNaEmczDJI/AAAAAAAAAGk/xubFVzeDH5w/s1600-h/Manifesto+Crisi+universit%C3%A0.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SSNaEmczDJI/AAAAAAAAAGk/xubFVzeDH5w/s400/Manifesto+Crisi+universit%C3%A0.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5270155024040922258" border="0" /></a><br /><br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;">Saperi</span><span style="font-weight: bold;"> in conflitto</span><br /><br />ore 21. atrio di Palazzo Nuovo Occupato<br /><br /><span style="font-style: italic;">intervengono:</span><br /><span style="font-style: italic;">- Giggi Roggero, collettivo Edu-factory</span><br /><span style="font-style: italic;">- Paolo Do, Onda Anomala de La Sapienza</span><br /></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-49537611514243082492008-11-18T01:09:00.002+01:002008-11-19T01:13:40.952+01:00L'Onda non si ferma, verso l'autoriforma dell'università!<div style="text-align: justify;"><br />Una marea di studenti e studentesse di ogni parte d'Italia ha partecipato ed invaso la cittadella universitaria de La Sapienza di Roma per due giorni di assemblee e workshop. Momenti assembleari arrivati sulla spinta non solo della miriade di mobilitazioni a livello locale portate avanti nelle università e nelle città attraversate dall'Onda, ma soprattutto dopo il corteo nazionale del 14 novembre, conclusosi con l'assedio di Montecitorio.<br /><br />Autoriforma, questa la parola d'ordine che ci si è dati, il passo in più che un movimento come quello dell'Onda Anomala è, non solo in grado, ma anche determinato a compiere. La costituente di quest'autoriforma ha trovato la sua prima espressione nella due giorni romana, un processo proveniente da tutti quei percorsi e quelle pratiche che gli studenti e le studentesse si erano già dati soprattutto alla luce delle mobilitazioni precedenti, No Moratti su tutti.<br /><br />A partire da oggi, con il ritorno nelle proprie facoltà sotto occupazione, inizierà una seconda fase del percorso in opposizione alla "controriforma Gelmini", con la discussione sulle articolazioni dell'autoriforma dell'università negli unici spazi decisionali degli studenti (le assemblee) e con la continuazione delle mobilitazioni nelle città ("blocchiamo tutto"), verso la prossima scadenza di respiro nazionale già datosi (28 novembre), in direzione dello sciopero generale del 12 dicembre.<br /><br />Oltre alle due assemblee plenarie svoltesi in apertura e chiusura della due giorni a La Sapienza, tre sono stati i workshop tenutesi all'interno di questa: didattica, welfare e ricerca. Ore e ore di assemblee che hanno fatto confluire le ricchezze delle diverse componenti del movimento in tre documenti stillati da ogni tavolo di confronto; le basi da cui, a partire da oggi, con ancora più forza, l'Onda Anomala riparte, verso l'autoriforma dell'università!<br /></div><ul><li><a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/londa-non-si-ferma-assediato-montecitorio-verso-lautoriforma-delluniversita/file/id/327/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=600,height=500')"><strong>l'introduzione all'assemblea plenaria di sabato mattina</strong></a> </li><li><a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/londa-non-si-ferma-assediato-montecitorio-verso-lautoriforma-delluniversita/file/id/328/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=600,height=500')"><strong>il documento del workshop sulla didattica</strong></a> </li><li><a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/londa-non-si-ferma-assediato-montecitorio-verso-lautoriforma-delluniversita/file/id/329/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=600,height=500')"><strong>il documento del workshop sul welfare</strong></a> </li><li><a href="javascript:openWindow('http://www.infoaut.org/articolo/londa-non-si-ferma-assediato-montecitorio-verso-lautoriforma-delluniversita/file/id/330/','','top=30,left=10,scrollbars=yes,resizable=yes,width=600,height=500')"><strong>il documento del workshop sulla ricerca</strong></a><br /></li></ul><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">"Siamo l'Onda che autoriforma l'università!"</span></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-18263006019217981812008-11-06T22:22:00.003+01:002008-11-06T22:24:19.375+01:00Lettera aperta dei No Tav e dei No Dal Molin<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNgUNGZ1zI/AAAAAAAAAGU/yZ-XvCOE0HY/s1600-h/onda1.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNgUNGZ1zI/AAAAAAAAAGU/yZ-XvCOE0HY/s320/onda1.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5265658289556412210" /></a><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;">Lettera aperta agli studenti, ai precari, agli insegnanti, ai genitori impegnati nella difesa di un bene comune: la scuola e l’universita’</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi abbiamo visto nelle strade e nelle piazze delle nostre città. Abbiamo incrociato i vostri sguardi e abbiamo ritrovato la nostra determinazione: quella di chi non cerca un privilegio ma con il proprio impegno difende l’oggi di se stesso e il domani di tanti altri.</div><div style="text-align: justify;">Siamo donne e uomini di Vicenza, della Val di Susa e di tante altre realtà riunite nel Patto di Mutuo Soccorso mobilitate in maniera permanente per difendere la nostra terra e la nostra acqua, le nostre città, le nostre valli e il nostro futuro: che si tratti di nuove basi militari, di nuove linee ad alta velocità, di nuove discariche e nuovi inceneritori, di sorgenti svendute al miglior offerente o di quant’altro poco cambia: beni comuni sottratti alla collettività, spazi di democrazia cancellati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In questi anni abbiamo imparato a guardarci intorno, a conoscere e interrogare. Vogliamo capire e imparare, costruire e creare. Come voi ci riuniamo in assemblea. Come voi cerchiamo di valorizzare la nostra creatività e la nostra diversità. Come voi difendiamo beni comuni che i governi vorrebbero sottrarci: l’accesso ai saperi per regalarlo ai profitti dei privati, il territorio per svenderlo ai militari statunitensi o al partito del tondino e del cemento, l’acqua per consentire nuovi enormi profitti alle grandi multinazionali. Come voi puntiamo sulla forza della ragione e della verità e pratichiamo metodi di lotta pacifici.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nella nostra mobilitazione abbiamo conosciuto l’utilizzo distorto delle informazioni e delle conoscenze; ci vorrebbero disinformati e ignoranti per imporci scelte devastanti a nostra insaputa. Difendere l’accesso ai saperi e l’istruzione, allora, significa difendere la possibilità di ognuno di noi a opporsi e indignarsi di fronte alle tante imposizioni quotidiane ai danni delle donne e degli uomini che vivono le nostre città, le nostre campagne, le nostre valli e le nostre montagne.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Vi abbiamo visto nelle strade e nelle piazze delle nostre città e come un’onda travolgere silenzi compiacenti e sguardi indifferenti. La vostra onda incrocia le nostre onde, le risorse che vogliono sottrarre alla scuola e all’università vorrebbero utilizzarle per nuove devastanti grandi opere inutili e dannose; difendere la scuola pubblica da questo ennesimo tentativo di scippo è il vostro e anche il nostro obiettivo, la vostra resistenza rafforza le nostre resistenze e viceversa. Le nostre onde seguono la stessa rotta: quella che ha come meta la difesa dei beni comuni, della partecipazione e della democrazia.</div><div style="text-align: justify;">Il futuro è nelle nostre mani.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;">6 Novembre 2008</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">Presidio permanente No Dal Molin</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">NOTAV Valle di Susa</span></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-52799080823676956082008-11-06T21:52:00.002+01:002008-11-06T22:19:42.390+01:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNZsx1XjLI/AAAAAAAAAGM/CFMZBuBbUgY/s1600-h/7OTT+copia.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 283px; height: 400px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNZsx1XjLI/AAAAAAAAAGM/CFMZBuBbUgY/s400/7OTT+copia.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5265651015152536754" /></a><br /><div style="text-align: justify;">All'interno della giornata di mobilitazione nazionale degli atenei in lotta contro la "controriforma Gelmini", l'Assemblea No Gelmini indice un corteo per le vie della città, che si dirigerà al Politecnico di Torino, in piazza del Fante, dove l'Assemblea No Tremonti darà luogo alla contro-inaugurazione dell'anno accademico...ù</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Appuntamento alle ore 9 a Palazzo Nuovo</div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-9727042286504731652008-11-06T21:48:00.003+01:002008-11-06T21:52:20.903+01:00L'università in rivolta!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNYXvXzr-I/AAAAAAAAAGE/3j49xX_Cn_E/s1600-h/univ+ribell.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 283px; height: 400px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNYXvXzr-I/AAAAAAAAAGE/3j49xX_Cn_E/s400/univ+ribell.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5265649554202800098" /></a><br /><div>Incontro con le università in rivolta: Bologna, Roma, Pisa, Statale. Parteciperà una studentessa francese protagonista delle mobilitazioni (vittoriose) contro il Cpe nel 2005.</div><div><br /></div><div>Ore 21:30, Palazzo Nuovo Occupato</div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-70296387980631573462008-11-06T21:39:00.003+01:002008-11-06T21:47:55.003+01:00Presidio contro il ministro Meloni!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNXNh_3SDI/AAAAAAAAAF8/0MzEZnFcbc0/s1600-h/MELONI+copia.jpg"><img style="text-align: justify;float: left; margin-top: 0px; margin-right: 10px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; cursor: pointer; width: 226px; height: 320px; " src="http://3.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SRNXNh_3SDI/AAAAAAAAAF8/0MzEZnFcbc0/s320/MELONI+copia.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5265648279302391858" /></a><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il ministro della gioventù parteciperà ad un incontro su giovani, casa e precarietà...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli studenti medi hanno lanciato il presidio di contestazione, gli studenti universitari parteciperanno al pomeriggio di opposizione contro la presenza del ministro Meloni!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Appuntamento alle 14:30 sotto Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale</div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-88316831192670894802008-11-04T16:32:00.002+01:002008-11-04T16:40:03.434+01:00Occupazione palazzina Einaudi<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;">- Laboratorio Permanente Libero Sapere Critico -</span><br /></div><div style="text-align: justify;"> <br /></div><div style="text-align: justify;">L’attuale attacco che il governo sta portando avanti nei confronti della scuola (legge 137 e provvedimenti inseriti nella 133) rappresentano l’atto esemplare di una degenerazione al tempo stesso antropologica e culturale che vede nel nostro paese una sua manifestazione radicale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il disegno che si viene delineare è il tentativo di smantellare l'odierno sistema d'istruzione, ultimo baluardo dove resistono, seppur a fatica, spazi realmente pubblici, dove l’aggettivo pubblico rimanda all’idea di luogo di confronto e discussione liberato da logiche di mercato quali competitività, profitto, utilità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel percorso di formazione l’università resta ad ora, pur nelle sue mille contraddizioni, il punto più alto dove studenti e studentesse nello studiare, nel condividere, nel interrogarsi, nel confrontarsi, riescono a produrre letture critiche del contesto contemporaneo. E' su questa idea di formazione che fa perno la nostra mobilitazione, il nostro netto rifiuto agli attuali provvedimenti legislativi. Non dimentichiamo che essi rappresentano forse l'ultimo tassello, sicuramente il punto di non ritorno, di un progetto sorretto da dettami e accordi europei che dal processo di Bologna in poi hanno ridefinito l'architettura del sistema formativo dalle scuole elementari fino ai massimi livelli di specializzazione. In Italia detto processo evoca nomi noti come Berlinguer, Zecchino, Moratti. E' da questa consapevolezza che la nostra lotta non si limita alla salvaguardia dell'esistente, al mantenimento dello status quo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’occupazione della Palazzina Einaudi, sede universitaria delle facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza, si presenta come esigenza che risponde alla necessità della creazione di un Laboratorio nel quale ripensare e attuare la nostra idea di università, totalmente opposta all’idea di istruzione che l’attuale governo sta portando avanti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Pensiamo alle nostre facoltà come luoghi dove una civiltà si interroghi sui problemi che l'assillano, sicuri che l'arte del porsi domande stia alla base di società che hanno l'ambizione di fornire risposte collettive ai disagi dei propri componenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Crediamo all'idea che i nostri Atenei siano tante agorà intese come spazi nei quali nascono e prendono forma idee quali “bene pubblico”, “società giusta”, “valori condivisi”. Siamo inoltre convinti che siano le università, nella loro unica possibile accezione di patrimonio comune dell'umanità, i contesti votati a immaginare delle alternative che ricerchino con ostinazione il miglioramento delle condizioni e della qualità di vita degli abitanti del pianeta. E' per queste, ed altre ragioni, che l'istruzione e la ricerca debbono essere pubbliche, escluse da meccanismi di mercato quali la riduzione a merce e l'asservimento alle logiche del profitto economico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La volontà di far nascere, all'interno dell'occupazione della palazzina Einaudi, un Laboratorio Permanente per il Libero Sapere Critico, è stata una scelta obbligata figlia di un ragionamento politico collettivo che necessita di uno strumento capace di innescare dinamiche propositive.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">Collettivo “Bonobo” di Scienze Politiche – Collettivo di Giurisprudenza </span></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-87782205488303911952008-11-04T16:28:00.005+01:002008-11-04T16:31:19.628+01:00COMUNICATO ASSEMBLEA NO GELMINI _ Un'altra occupazione a Torino!<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’Assemblea no-Gelmini tenutasi in data odierna presso la Palazzina Einaudi ha registrato nuovamente l’ampia partecipazione degli studenti e delle studentesse universitarie, provenenti da tutte le facoltà dell’Ateneo torinese e soprattutto...una nuova sede occupata! Da questo pomeriggio, infatti, anche la Palazzina Einaudi, sede congiunta di Scienze Politiche e Giurisprudenza, è in stato di occupazione e vedrà durante tutta la settimana a venire un fitto calendario di iniziative di contro-informazione, dibattiti, cineforum, assemblee. </div><div style="text-align: justify;">Gli interventi che si sono succeduti durante l’assemblea hanno unanimemente riconosciuto ed evidenziato l’enorme successo riscosso dalla partecipazione degli universitari ai cortei del 28 e del 30 Ottobre 2008. Entrambe le date infatti hanno sancito un punto di svolta per il movimento universitario torinese, ormai consapevole della sua forza e mai come ora sicuro nella sua determinazione. </div><div style="text-align: justify;">Gli studenti e studentesse hanno condiviso con il resto dell’assemblea la varietà delle iniziative promosse nelle diverse facoltà per poi rilanciare la partecipazione unitaria nei prossimi appuntamenti che vedranno protagonisti l’assemblea nella prima metà di Novembre. In particolare, il 7 Novembre l’assemblea no-Gelmini parteciperà alla controinaugurazione dell’anno accademico del Politecnico con un corteo che, partendo dalle diverse sedi di Facoltà, così come già avvenuto il 28 ottobre, riunirà nuovamente gli studenti di tutta l’Università di Torino, per saldare ancora una volta le mobilitazioni con quelle promosse dall’assemblea no-Tremonti. </div><div style="text-align: justify;">L'Assemblea ha anche deciso di partecipare a titolo consultivo con una delegazione all'Assemblea convocata a Firenze l'8 novembre. I delegati saranno esclusivamente portavoce del documento elaborato per il corteo del 30 ottobre e già condiviso dall'Assemblea.</div><div style="text-align: justify;">Il 13 Novembre presso il Rettorato si terrà il Senato Accademico allargato e in questa sede l’assemblea no Gelmini avanzerà le proposte condivise tra gli studenti per chiedere agli organi accademici di sostenerle responsabilmente.</div><div style="text-align: justify;">Siamo consapevoli che i numeri e la qualità della mobilitazione finora raggiunti non hanno fatto tornare il governo sulle scelte che stanno decretando la svendita dell’Università italiana. E' altrettanto forte la consapevolezza che mai come in questo momento solo l’unione dell’intero movimento comporterà il conseguimento delle istanze che stiamo rivendicando e la tutela di quei diritti per i quali ci stiamo battendo. </div><div style="text-align: justify;">I particolari corteo del 7 e della controinaugurazione del politecnico, così come la partecipazione alla costruzione dell'iniziativa contro la Festa delle Forze Armate prevista per il 9 novembre, saranno meglio definiti in occasione della prossima assemblea no-Gelmini, convocata per il giorno 5 Novembre alle ore 19,30 a Palazzo Nuovo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;">Torino, 3 novembre 2008</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">Assemblea no-Gelmini</span></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-59498304790461714122008-11-04T15:21:00.002+01:002008-11-04T15:23:17.650+01:00DOCUMENTO ASSEMBLEA NO-GELMINI _ IL NOSTRO FUTURO NON PUO' ESSERE DELEGATO!<div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dal mese di settembre l'assemblea no-Gelmini dà voce agli studenti e alle studentesse dell'Ateneo torinese che vogliono reagire di fronte alla minaccia rivolta contro l'Università pubblica italiana dagli articoli 16 e 66 (comma 7 e 13) della Legge Finanziaria </div><div style="text-align: justify;">(legge 133/2008) approvata in Senato il 6 agosto 2008.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nel corso di questo mese di mobilitazione, l'Assemblea no-Gelmini ha riunito studenti e studentesse provenienti da tutte le facoltà dell'Università degli studi di Torino. All'Assemblea, contenitore di idee e strumento di coordinamento della mobilitazione, partecipano i singoli studenti, i collettivi, le associazioni e le liste di rappresentanza che si sono riconosciuti, indipendentemente dalle proprie peculiarità, nell'assemblea stessa. L'indignazione suscitata dal gravissimo attacco mosso all'Università pubblica ha ispirato in tutti noi un clima di assunzione di responsabilità, grazie alla quale sono state superate le difficoltà dovute ai molteplici punti di vista ed alle differenti appartenenze e sensibilità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In questi giorni si stanno sprecando speciali televisivi, editoriali sulla carta stampata che ritraggono paralleli tra la nostra mobilitazione e le lotte del'68. Pur riconoscendo e condividendo lo spirito, le battaglie, gli obiettivi e le vittorie della “generazione infinita”, siamo consapevoli che oggi il contesto in cui si sta sviluppando la nostra lotta è di tutt'altra natura.</div><div style="text-align: justify;">Le differenze appaiono subito evidenti: negli anni '60 quegli studenti e quelle studentesse si rivoltarono contro la generazione dei loro padri. Noi, oggi, ci troviamo paradossalmente ad invidiare i nostri genitori e le loro antiche sicurezze. Per i ragazzi del Sessantotto immaginare un futuro migliore, lottare per esso era un obbligo che il loro tempo imponeva; noi siamo stati definiti generazione “no future”, senza futuro. Oggi essere studenti e studentesse e lottare immaginando un altro futuro è già di per sé un atto di coraggio. Vorrebbe esserci negata la possibilità stessa di immaginare l'alternativa. La nostra mobilitazione vuole riprendersi questa possibilità e nel farlo sta agendo un altro modo di praticare la politica e di dare senso a quest'ultima.</div><div style="text-align: justify;">La vera novità di cui tutti gli analisti, i mezzi di informazione dovrebbero parlare sta proprio nell'autonomia che questo movimento si sta ritagliando rispetto a tutto ciò che l'ha preceduta: la nostra generazione è forse la prima che si è scrollata di dosso la pesante eredità del'68 fatta di paternalismo verso le generazioni successive. <br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A partire da tali rilievi, ribadiamo l'assoluta indipendenza dell'Assemblea no-Gelmini da qualsiasi formazione istituzionale, partito o sindacato che sia. Ritroviamo proprio in questa autonomia la nostra forza e spinta propositiva. </div><div style="text-align: justify;">L'Assemblea rivendica però al tempo stesso la sua forte politicità nel contrastare gli attuali provvedimenti e nell'inserire la propria azione in un processo di cambiamento. Politicità che la porta a considerare come punti di partenza per un qualsiasi discorso propositivo l'adesione ai principi dell'antifascismo, dell'antirazzismo e dell'antisessismo. Questa netta e definitiva presa di posizione dell'Assemblea vuole essere un modo per chiarire definitivamente che quegli studenti dell'estrema destra che in questi giorni stanno cercando strumentalmente di cavalcare il movimento non sono assolutamente rappresentativi del nostro comune sentire. I nostri contenuti non possono che essere differenti da quelli di coloro che, al di dentro o al di fuori del Parlamento, si fanno promotori di classi differenziate per i bambini immigrati nelle scuole primarie o che da sempre rivendicano privilegi per pochi e nostalgicamente si rifanno al Ventennio Fascista. Con tutti costoro l'Assemblea non intende in alcun modo essere confusa, nonostante l'avversità da loro in certe occasioni espressa nei confronti dei provvedimenti legislativi di cui sopra.</div><div style="text-align: justify;">La consapevolezza del nostro agire politico, d'altra parte, si riscontra anche nel legare questa lotta ad un ragionamento più ampio che porta a riflettere sulla crisi del sistema economico mondiale e sui soggetti che ne pagheranno le conseguenze. L'istruzione pubblica non dovrà pagare colpe di altri. La crisi economica è la dimostrazione del fallimento di un modello che ha come primi interpreti coloro che oggi propongono solamente nuovi tagli. </div><div style="text-align: justify;">Siamo consapevoli che i provvedimenti contenuti nella legge 133/2008 sono solamente l'ultimo tassello di un disegno ben preciso che ha visto il suo inizio già con gli anni '90 (legge Ruberti, 1990). L'obiettivo è il progressivo smantellamento del settore pubblico, di cui sicuramente l'istruzione è uno dei settori strategici. Privatizzare quest'ultimo, e di conseguenza inserirlo in un contesto di libero mercato, significa considerare la formazione al pari di qualunque altra merce, svilendone così il suo carattere di bene comune. L'istruzione è uno dei più importanti modi con cui ogni individuo acquisisce la consapevolezza della propria condizione sociale e sviluppa la capacità critica necessaria a impedire la riduzione del suo status di cittadino a quello di suddito.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">La Legge 133/2008 è dunque un punto d'arrivo e al tempo stesso punto di non ritorno. Questa nostra battaglia acquisisce un significato particolare perché si tratta forse di una delle ultime occasioni in cui la contesa è l'affermazione o meno di un diritto fondamentale. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’Assemblea no-Gelmini di Torino ribadisce, dunque, la necessità di intensificare la mobilitazione in ogni sede universitaria a livello nazionale per un completo ritiro del provvedimento e intende essere luogo di elaborazione e costruzione di un’Università differente da quella presente e passata.</div><div style="text-align: justify;">L’Università che vogliamo è spazio realmente pubblico, dove ogni forma di criticità è ammessa e non esistono meccanismi di esclusione sociale: tutta la popolazione presente in Italia, di qualsiasi estrazione sociale, reddito, appartenenza linguistica ed origine geografica deve aver diritto ad un libero accesso all’istruzione universitaria.</div><div style="text-align: justify;">In secondo luogo, l’Università che vogliamo è basata sul confronto critico e sulla discussione, non sulla lezione frontale come nell’arcaico presente delle nostre accademie. Il seminario deve diventare il perno della vita intellettuale universitaria, che deve finalmente differenziarsi realmente dal liceo, come già avviene in molti altri paesi nel mondo. Le studentesse e gli studenti non dovranno più essere utenti, ma soggetti in grado di autovalorizzarsi nello studio e produrre effettivi avanzamenti critici in ogni settore scientifico.</div><div style="text-align: justify;">In terzo luogo, l’Università italiana per cui lottiamo dovrà promuovere una ricerca libera e critica, estranea a interessi particolaristici, lobbistici e privati, ed essere luogo di socializzazione di un sapere che supera i confini tra accademia e società, tra università e metropoli, per essere ricchezza sociale comune. L’accesso alla ricerca dovrà essere liberato da ogni dinamica nepotistica e clientelare e dovrà valorizzare l’impegno, la creatività e le capacità critiche più che l’obbedienza ai dogmi in ogni disciplina, laddove esistano, e il conformismo intellettuale.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">L’onda anomala delle facoltà torinesi occupate promuove e sostiene la nascita di collettivi studenteschi e assemblee in ogni sede universitaria, facoltà e corso di laurea, affinché si moltiplichi il dissenso, si estenda la critica, e l’Università del futuro trovi qui i mille laboratori della sua sperimentazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-style: italic;">Torino, 30 ottobre 2008</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">ASSEMBLEA NO GELMINI - TORINO -</span></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-38461404848536450812008-11-04T15:17:00.004+01:002008-11-04T15:20:59.249+01:00COMUNICATO DELL'ASSEMBLEA NO GELMINI E NO TREMONTI DEL 29 OTTOBRE<div style="text-align: justify;">L'Assemblea no-Gelmini riunitasi oggi e che ha visto la partecipazione anche di rappresentanti dell'Assemblea no Tremonti del Politecnico, a seguito dei recenti avvenimenti accaduti in diverse città (Milano, Roma, Pavia, Siena) che hanno visto l'irruzione di studenti di estrema destra nei cortei contro la legge 133 e il DL 137, appena convertito in legge, ritiene importante esprimere solidarietà nei confronti degli studenti no-Gelmini coinvolti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'Assemblea intende inoltre affermare con fermezza la propria apartiticità e rivendicare allo stesso tempo la politicità del movimento: la salvaguardia della democraticità di quest'ultimo esprime contenuti incompatibili con quelli di cui notoriamente sono portavoci determinate forze politiche, come il FUAN, il BLOCCO STUDENTESCO o i giovani del partito LA DESTRA, nonostante la loro opposizione espressa in alcuni casi ai provvedimenti legislativi di cui sopra. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'Assemblea infatti si fonda su principi ineludibili quali l'antifascismo, l'antirazzismo e l'anti-sessismo, che la distinguono in modo netto dai movimenti sopra citati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Durante l'assemblea di quest'oggi è emersa la necessità di declinare pacificamente la partecipazione degli universitari al corteo di domani, portando all'attenzione generale l'espressione di alcuni contenuti chiave, quali la difesa dell'università e della ricerca pubbliche, il libero accesso a queste ultime e la formazione come bene pubblico non riducibile a merce.<br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La definizione delle prossime mobilitazioni e dei contenuti che le accompagneranno sono aggiornate alla prossima assemblea No-Gelmini che si terrà nell'atrio di Palazzo Nuovo Domenica 2 Novembre alle ore 20: in quella data l'Assemblea inizierà a organizzare la contro-inaugurazione dell'anno accademico indetta dall'Assemblea No Tremonti per il 7 Novembre al Politecnico e a determinare le modalità di partecipazione allo sciopero generale del 14 Novembre a Roma. <br /></div><span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per la giornata di sciopero generale della scuola di domani 30 ottobre i concentramenti saranno:</div><div style="text-align: justify;">ore 8.30 davanti a Palazzo Nuovo per le facoltà umanistiche </div><div style="text-align: justify;">ore 8.30 davanti a Palazzo Campana per le facoltà scientifiche</div><div style="text-align: justify;">ore 8.30 in corso Duca degli Abruzzi per gli studenti del Politecnico <br /></div><span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">Assemblea no-Tremonti /Assemblea no-Gelmini</span><br /></div> </span></span><p align="RIGHT" style="margin-bottom: 0cm"><span style="color:#000000;"><span style="font-family:American Typewriter;"><span style="font-size:130%;"></span></span></span></p>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2930427296426871902.post-12074884572318676282008-10-29T13:15:00.003+01:002008-10-29T13:21:13.269+01:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://4.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SQhT4X34AuI/AAAAAAAAAF0/lLaFVkPio6E/s1600-h/28-30.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 226px; height: 320px;" src="http://4.bp.blogspot.com/_LzDa3aC6NBY/SQhT4X34AuI/AAAAAAAAAF0/lLaFVkPio6E/s320/28-30.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5262548392528577250" /></a>L'Assemblea No Gelmini, come riportato dai precedenti comunicati, rilancia per i prossimi due appuntamenti cittadini contro la "controriforma Gelmini".<div><div><br /></div><div>Il 28 ottobre verrà mantenuta la mobilitazione contro la ventilata visita del ministro Gelmini, che ha già annunciato la sua assenza all'Unione Industriale: rivendicazione dell'ennsima vittoria parziale ottenuta e rilancio per il corteo del 30.</div><div><br /></div><div>Il 30 ottobre sciopero generale della scuola e dell'università che vedrà confluire nel corteo torinese tutti i soggetti in mobilitazione contro la "controriforma Gelmini".</div></div>Assemblea No Gelminihttp://www.blogger.com/profile/05347183946696479980noreply@blogger.com7